In viaggio verso… l’Islanda – Capitolo 2

29 Marzo 2020

Sveglia presto e siamo pronti per la prima giornata da vivere a pieno.
Non facciamo in tempo ad aprire le tende che… booom! Davanti ai nostri occhi uno spettacolo incredibile, la prima alba ad attenderci. Un cielo nuvoloso carico di colori che variavano dal giallo-arancio, al rosa, al viola e che si estendeva per chilometri e chilometri sopra un paesaggio incontaminato. 😍 Che meraviglia per gli occhi!

Colazione? Naaah… io e Gabri ci catapultiamo fuori dalla guest house e iniziamo a esplorare l’immensità che ci circonda, realizziamo qualche scatto con la foga di spingerci sempre più in sù per la montagna, incontrando ruscelli e cascatelle, mentre i nostri compagni ci raggiungono e Livio si affianca estraendo il drone ed effettuando delle riprese aeree.

Un’ oretta passa in fretta, rientriamo a fare colazione, carichiamo gli zaini in macchina e partiamo per la prima avventura…
E’ il giorno delle cascate! 

tour delle 4 cascate

La situazione meteo è cambiata in fretta, con nuvoloni grigi pressoché ovunque, bisogna abituarsi in Islanda, soprattutto nei mesi invernali si può passare dall’avere un cielo sereno con un bel sole a pioggia improvvisa, vento e bufere di neve.
Raggiungiamo la prima cascata, Seljalandasfoss (tra le più note dell’Islanda) e la pioggia a dirotto si fa sentire (poco male, tanto cascata, pioggia, sempre acqua è!). Si trova nella parte meridionale dell’Isola e seguendo un sentiero è possibile raggiungerla fino a trovarsi dietro il potente getto che ha una caduta di 60 metri!

Ci incamminiamo con la pioggia fine fine che punge sulla faccia, ci addentriamo in cunicoli tra le rocce, con l’acqua a coprire i piedi e a volte le ginocchia, per raggiungere la cascata “segreta” di Gljufurarfoss , di certo non tra le più visitate, ma che ti permette di ritrovarti esattamente sotto di essa con l’acqua che compie un salto di 40 metri. Sembra un pò una Batcaverna Islandese 😂
Come ci si sente piccoli sotto una cascata immensa che ti passa sopra la testa!

Ci aspetta una terza cascata, Kvernufoss. Una bella passeggiata costeggiando il fiume ci accompagna fino a raggiungerla. Sicuramente ha una portata d’acqua inferiore alle precedenti, però il paesaggio circostante, caratterizzato da rocce nere e macchie di vegetazione verde/gialla, rendono l’ambientazione molto affascinate… ah qui avevano girato alcune scene di una nota serie… quale? 😝

Ultima tappa, ma non per questo meno importante, è stata la deviazione per Skógafoss. Larga 25 metri e alta 60, lei si che è davvero immensa! Un rumore assordante. L’idea era quella di tenerla per ultima per potercela godere all’ora del tramonto anche se il cielo era ancora abbastanza nuvolo. Arrivati precisi precisi, si può raggiungere la cima (ne vale la pena) attraverso una scarpinata composta da circa 700 scalini per ammirare il punto in cui l’acqua inizia la sua caduta libera.

Le ore passano in fretta e ormai il sole è tramontato, facciamo quindi ritorno verso casa. Ci ritroviamo seduti a tavola insieme a chiacchierare e a guardare le previsioni meteo per i giorni successivi, comprese quelle per l’Aurora.
Una sistemata alla cucina e ci trasferiamo in soggiorno sui nostri amati divanoni con le prime confidenze, i racconti, le canzoni cantate tutti insieme in un’ atmosfera davvero insolita e particolare.
Da questo momento sarà solo un crescendo di bei momenti, prese in giro e risate a crepapelle.
Si è fatta l’una, meglio andare a dormire in vista di un altra super giornata con un pò di ore in viaggio e il trasferimento nella nuova guesthouse.

Le cascate? Ah si… vi lascio un piccolo video qui sotto 😁

continua….

I ragazzi di Around Heart che hanno organizzato il viaggio.
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